Ensayo del libro dammi questa montagna

Dammi questa montagna Di Helen Roseveare Si devo essere sincera, al leggere le prime pagine di questo libro l’ho trovavo noioso, e facevo molta fatica a finire primi capitoli, non capivo il perché di tanti particolari, persino le date precise mi sembrano troppo, ma man a mano che continuavo con la lettura ho dovuto ricredermi. La autobiografia di Helen Roseveare rappresenta se stessa, sempre precisa nei particolari, nella descrizioni dei luoghi e molto sincera verso il lettore al punto tale di scnvere cose negativi della sua personalità in certi momenti.

II libro racconta un p la sua fanciullezza, PACE 1 ora ci spiega la sua conv ion che ci porta nel id Congo dove svolger? ome dottoressa e missionaria. In questo percorso s ana non solo in salita continuamente ma Cl sono dei tempi nelle quali ci vengono dei dubbi oppure ci fermiamo per lo scoraggiamento o stanchezza ma Dio stesso ci spinge per raggungere i Suoi scopi in noi come crede meglio. La cosa che piü ho ammirato in lei a parte del grande coraggio di prendere valigie in mano e andare a un Swlpe to vlew next page un paese lontano stato il suo zelo nel approfondire la onoscenza della Parola di Dio.

IX Nuove Visionl e Nuove Vittorie II capitolo che mi piaciuto di plü é: IX Nuove Visionl e Nuove Vittorie. Helen descrive di essere caduta in una specie di letargo spirituale, a causa della fatica, critiche fatte, fallimenti nei rapporti personali, frustrazioni del lavoro e a volere raggiungere piani che non erano esattamente come Dio le voleva. Cosi cade in una situazione di insicurezza e una profonda solitudine e si convince che Dio doveva lasciarla fare a modo suo, cosi cercà di essere sciolta dal suo impegno con la Missione.

Ora voleva che le cose ndassero come diceva lei e si trova in una terribile situazione nella quale deve decldere se realizzare i suoi desideri o prendere le promesse di amore di Dio. Non del tutto facile perché come umani costruiamo sogni, desideri, progetti che ci hanno costato del lavoro e che a parere nostro sembrano essere un diritto per noi, ma non ci rendiamo conto che il servo non ha diritti ma gioisce nel realizzare i desideri del Suo Signore.

Cosi Helen andó a un convegno di Keswick dove partecipà a quasi tutte le riunionl e il Signore intervenne nella sua vita e si ritrova con una domanda di Dio: «Chie utte le riunioni e il Signore intervenne nella sua vita e si ritrova con una domanda di Dio: «Chiedl quello che VUOI che io faccia per te» e lei disse al Signare che era disponibile per qualsiasi cosa Egli volesse dirgli e pronta a fare qualsiasi cosa che Egli domandassl.

Sembra essere in una battaglia o miei progetti o i tuoi, ma Dio ci rivela che i Suoi disegni sono piü alti che nostri che le sue parole sono piü profonde che le nostre, mi viene in mente quando Giacobbe lotta con l’angelo, ma grazie a Dio, Lui sempre vince per farci scegliere la Sua perfetta volontà! Dopo che scegliamo per Lui ci sembra che il peso che portavamo lo abbia preso Egli stesso e una infinita pace inondare i nostri cuori.

II libro finisce con una data, il 11 marzo 1966 dove Dio finalmente da questa montagna a Helen, dove Lui l’ha raffinata come si raffina l’oro, dove lei pronta a realizzare il suo compito con un cuore umile privo di orgoglio, un giorno di gioia perché ritorna al suo Congo per prendere di nuovo in mano il lavoro che gli stato affidato e come dice anche l’autore vedendo prossimi anni questa valle di Achor diventare una porta di speranza. 31_1f3